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Sento un ribollire di acque, di schiuma che proviene dalla vasca degli squali. Quando un pescecane è ferito, la sua scia di sangue eccita gli altri che cercano di divorarlo. Uno squalo femmina è la Marcegaglia degli inceneritori. Uno le fu sequestrato nel silenzio assoluto della Regione Puglia e della stampa di sinistra destra e centro (ma non del blog) nell’ottobre del 2008 a Modugno in provincia di Bari grazie alla denuncia di ragazzi del Meetup Bari 2. Gli inceneritori della Marcegaglia sono sovvenzionati dallo Stato attraverso la bolletta dell’energia elettrica, il CIP6, una tassa occulta, del 7%, (destinata alle energie rinnovabili), di cui beneficiano, con finanziamenti annuali miliardari, i proprietari di impianti che bruciano residui petroliferi, i rifiuti e le cosiddette biomasse che producono tumori. Emma Marcegaglia ha le palle, dichiarò nel marzo 2010: “Così come noi non ammettiamo nelle nostre organizzazioni ed espelliamo chi è colluso con la mafia, anche la politica deve farlo, impedendo loro di ricoprire incarichi pubblici“. L’esempio viene dalla sua famiglia come riportò sempre il blog: “L’azienda di famiglia nel 2008 ha patteggiato una sanzione di 500 mila euro più 250 mila euro di confisca per una tangente di 1 milione 158 mila euro pagata a Lorenzo Marzocchi di EniPower, oltre a 500 mila euro di pena, e 5 milioni 250 mila euro di confisca della società N.e./C.c.t. spa controllata dall’azienda. Il fratello Antonio Marcegaglia ha patteggiato 11 mesi di reclusione con sospensione della pena per il reato di corruzione“. E allora di che vogliamo parlare, dell’aria fritta? Dell’acqua calda? Del presunto dossier della Marcegaglia?
Porro è responsabile per l’economia de Il Giornale, amico di lunga data di Arpisella, responsabile della comunicazione della Marcegaglia. Il primo invia un sms al secondo che lo avverte di un articolo contro la Marcegaglia. Arpisella si allarma, la Marcegaglia chiama Confalonieri che, sembra, blocca ogni pubblicazione. Emma avverte la Procura che perquisisce la sede de Il Giornale e ne indaga direttore e vice direttore per presunta attività di dossieraggio in seguito alle critiche della Marcegaglia al governo. Sembra una telenovela, una di quelle storie in cui il capo e la coda si alternano, si avviluppano, si trasformano fino a non capirci più nulla. Se un giornalista dispone di una notizia ha il dovere di darla, anche Feltri, così come un magistrato ha il dovere di indagare in caso di ipotesi di reato. La prossima volta che il blog pubblicherà un post sulla Marcegaglia le invierò prima un sms di cortesia, Speriamo che non mi denunci.
Addendum: Nelle intercettazioni tra Porro e Arpisella, quest’ultimo si riferisce a una entità superiore ai teatranti della politica che governerebbe l’Italia, la chiama “cerchio sovrastrutturale“. Anche questa è una notizia vecchia. L’Italia è occupata da basi americane dal 1945 e il suo debito è in mano a Francia, Germania e Gran Bretagna. La data delle elezioni l’hanno decisa loro come gran parte della nostra storia del dopoguerra.