
Nel giugno 2019, una fotografia scattata dal ricercatore Steffen Olsen del Danish Meteorological Institute ha fatto il giro del mondo. Come potete vedere dalla foto allegata, si vede una muta di cani da slitta husky che sembra camminare sull’acqua nella baia di Inglefield, nel nord-ovest della Groenlandia. In realtà, stavano attraversando un sottile strato di ghiaccio sommerso da acqua di fusione, risultato di temperature insolitamente elevate per quel periodo dell’anno. L’immagine è diventata un potente simbolo degli effetti tangibili del cambiamento climatico.
Negli ultimi anni, studi scientifici hanno evidenziato un’accelerazione senza precedenti nello scioglimento dei ghiacci a livello mondiale. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, dal 2000 i ghiacciai hanno perso oltre 7.000 miliardi di tonnellate di ghiaccio, con un tasso di perdita annuale in aumento del 30% rispetto al decennio precedente. Anche i ghiacciai montani, come quelli delle Alpi e dell’Himalaya, stanno subendo perdite significative. Uno studio recente indica che, anche se si riuscisse a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, circa il 49% dei ghiacciai mondiali potrebbe scomparire entro la fine del secolo.
Lo scioglimento dei ghiacci contribuisce direttamente all’innalzamento del livello del mare. Il Sesto Rapporto di Valutazione dell’IPCC stima che il livello medio globale del mare sia aumentato di circa 20 cm dal 1901 al 2018, con una velocità di crescita che ha accelerato negli ultimi decenni. Se le emissioni di gas serra continuano al ritmo attuale, si prevede un aumento del livello del mare fino a 1 metro entro il 2100, mettendo a rischio milioni di persone che vivono in aree costiere basse.
Le conseguenze dello scioglimento dei ghiacci vanno oltre l’innalzamento del mare. Le comunità che dipendono dai ghiacciai per l’approvvigionamento idrico, come quelle nelle regioni montuose dell’Asia e del Sud America, affrontano una crescente insicurezza idrica. Inoltre, la perdita di ghiaccio influisce sugli ecosistemi locali, sulla biodiversità e può aumentare il rischio di disastri naturali come frane e alluvioni.
L’immagine dei cani da slitta in Groenlandia non vuole essere solo una curiosità visiva ma un simbolo potente della crisi climatica in atto e rappresenta una chiamata all’azione per governi, comunità e cittadini affinché si impegnino in soluzioni sostenibili e immediate per affrontare il cambiamento climatico e proteggere il nostro futuro comune.