Quando alcuni veicoli autonomi sono immersi nel traffico di massa ci sono notevoli miglioramenti del flusso del traffico e del consumo di carburante, secondo una ricerca di Benedetto Piccoli della Rutgers University-Camden, presentata ai responsabili delle politiche a Washington, DC.
In una mostra al Washington Auto Show del 24 e 25 gennaio, il team multidisciplinare di ricercatori con esperienza nella teoria del flusso del traffico, teoria del controllo, robotica, sistemi cyber-fisici e ingegneria dei trasporti, ha dimostrato come veicoli autonomi aiutano a prevenire gli ingorghi, dissipandoli.
I conducenti umani creano naturalmente traffico stop-and-go, ad esempio quando qualcuno cambia direzione, si immette senza preavviso su una strada, varia velocità con frequenza. I ricercatori hanno scoperto che controllando il ritmo dell’auto autonoma nei loro esperimenti sul campo, l’auto autonoma controllava il flusso del traffico dissipando le onde stop-and-go in modo che il traffico non oscillase come avviene quando tutte le auto sono guidate dagli umani. I ricercatori hanno stabilito che anche una piccola percentuale di veicoli autonomi (5%) potrebbe avere un impatto significativo nell’eliminare le onde e ridurre il consumo totale di carburante fino al 40% e gli eventi di frenata fino al 99%.
“La maggior parte dei responsabili delle politiche, delle case automobilistiche, dei concessionari di auto e di altri con cui abbiamo parlato sono rimasti molto colpiti dai risultati della ricerca e hanno avuto una sensazione positiva sui veicoli autonomi”, afferma Piccoli. “Tutti hanno convenuto che l’impatto sull’economia del traffico reale e sull’impatto ambientale potrebbe essere di grande importanza”.