E’ la Fiat che si è iscritta ai sindacati o i sindacati che si sono iscritti alla Fiat?
“Faccio parte di un direttivo CISL e provo vergogna per Pomigliano, un vile ricatto della dirigenza FIAT avallato dai sindacati. E’ evidentissima la collusione tra i nostri vertici con il padronato e una fetta di governo. Se fossero dei veri leader, Bonanni e Angeletti, dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza (bisogna anche averla…) e chiedersi da dove vengono i soldi del loro stipendio, dai lavoratori tesserati o da Confindustria? Perché fanno la figura dei conigli e abbassano le orecchie a ogni proposta di governo e Confindustria? L’orgoglio e gli ideali sindacali dove sono? Perché anni fa, se Che Guevara aveva mal di pancia si scendeva in piazza e oggi, se si buttano in strada gli operai si resta zitti senza far nulla? Perché non scendere in piazza e gridare in faccia a Marchionne, che se delocalizza le sue fabbriche altrove, noi Italiani TUTTI, le sue cazzo di FIAT non le compriamo più? Ma per un’azione così bisogna essere uomini veri e dimostrare che sotto i pantaloni c’è qualcosa. Il sindacato oggi è quasi morto, la cassa è già pronta e lentamente si stanno scavando la fossa… Meno credibilità avranno e meno iscritti ci saranno, uno stillicidio che porterà il sindacato a essere la rappresentanza di ‘nessuno’.” Firmin Lanuit
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