“Ciao, grazie per averci concesso questo spazio. Sono il chitarrista del gruppo “I Perturbazione“, gli altri non hanno potuto partecipare a questa registrazione perché abbiamo provato a farla, ma in realtà una delle tante cose che non funzionano in Italia è proprio la connessione Adsl, che a seconda delle compagnie di solito offrono un servizio sulla carta bello, poi di fatto … è un po una metafora di tutto quello che succede in Italia, il nostro gruppo compreso. Di fatto noi abbiamo sempre seguito quello che è stato lavanzare della crisi, laddove è arrivata la crisi, siamo arrivati noi, esattamente come tutta la nostra generazione e quella dopo, per questo ci sentiamo di partecipare a Woodstock Cinque Stelle perché in qualche modo rappresenta il tentativo di dire: “Fermiamoci un attimo a pensare a chi siamo, cosa siamo e dove stiamo andando“, soprattutto, per evitare che altre generazioni in futuro possano passare quello che passiamo noi, che magari non è una cosa così grave dal punto di vista della fatica, ma gravissima dal punto di vista dello spreco. E’ esattamente il tema del nostro disco che abbiamo fatto appena adesso che si intitola: Del nostro tempo rubato. Penso che sia molto bello il fatto che si organizzi un Festival, che si richiami Woodstock se non altro nello spirito, sarebbe molto bello che partecipino molte persone per fare in modo che questa manifestazione abbia un impatto di visibilità sia come due giorni in cui ritrovarci tutti quanti insieme e sia proprio per poter dire: “Io cero“, sembra una cosa stupida che ormai tentano di dirlo tutti quanti, di farlo dire a tutti quanti, però ognuno di noi nella propria individualità sa perché cè in determinati posti, sa perché non cè in altri e forse la presenza vale più di mille parole in questo caso!” I Perturbazione
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