Se quanto riportato nel commento di Mariano di Cagliari corrisponde a verità e un bambino dovesse morire sulle strisce pedonali di fronte a quelle scuole, l’amministrazione comunale ne dovrà rispondere.
“Cagliari. Sono le 8,30 di una mattina di dicembre. Ho accompagnato mia figlia a scuola. Mentre attraverso le strisce, alle mie spalle sento un botto. Un bambino si lamenta disperato mentre gli esce sangue dalla bocca e dal naso. “Aiuto, aiuto” sono le uniche parole che riesce a dire. E’ stato investito sulle strisce pedonali! Aspetto i vigili urbani. Voglio testimoniare l’accaduto e denunciare la pericolosità di quella strada, che ogni giorno qualcuno rischia la vita in quelle strisce. Il vigile mi dice che è stato segnalato decine di volte. Ma nessuno fa nulla. Così decido di scrivere una raccomandata al Sindaco di Cagliari. “Signor Sindaco”, gli scrivo, “la presenza di due scuole impone maggior sicurezza per i bambini e i loro genitori, la zona è carente di segnalazioni, le strisce pedonali sono in prossimità di un dosso, la mattina il riverbero del sole rende ancora più pericoloso attraversare quelle strisce, le auto corrono troppo, ci sono dei cassonetti che ostruiscono la visuale a chi tenta di attraversare”. Il sindaco non si degna di rispondermi. Mando una mail al comune di Cagliari con tanto di documentazione fotografica. Un ‘dirigente’ comunale mi risponde dicendomi che l’Italia è un paese di allenatori, che per accontentare uno se ne scontentano cento, e altre amenità del genere senza entrare nel merito del pericolo segnalato. Oggi, 24 gennaio, tutto è come allora. Qualche giorno prima dell’incidente ho assistito a un’altra sfiorata tragedia. Una bambina attraversa le strisce, un automobilista frena all’ultimo momento e da dentro l’abitacolo sbraita contro la povera scolara che rimane impietrita in mezzo alla strada. Prendo le difese della bimba e l’aiuto ad attraversare. Ma cosa le resterà in testa ? La paura e l’incredulità per essere stata sgridata. Solo perchè attraversava le strisce con cautela, come le è stato insegnato. Il sindaco e i suoi “dirigenti” devono una risposta a quei bambini.” mariano c., cagliari
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