“Ieri sera in commissione Affari costituzionali alla Camera abbiamo deciso di non prendere più parte a quella che è ormai diventata solo una farsa. I lavori veri delle riforme costituzionali si sono svolti a porte chiuse nelle continue interruzioni. Trasformando, di fatto, la commissione in una specie di “stanzino del Nazareno” portato a Montecitorio, dove si sono chiusi per decidere in gran segreto, alla faccia della trasparenza.
I deputati del Pd, per non fare andare sotto la maggioranza, uscivano e rientravano, si facevano sostituire, gridavano al rigore. Come in una partita di basket. Peccato che in palio non c’erano i tre punti ma “solamente” la Costituzione italiana.
I deputati della maggioranza che non erano d’accordo con le scriteriate disposizioni della riforma costituzionale sono stati costretti al silenzio mentre il governo ha rinviato all’aula (dove ha numeri più solidi) tutte le controversie maggiori, come il vaglio costituzionale preventivo sulla legge elettorale: evidentemente Renzie non è così sicuro del suo Italicum.
Quindi abbiamo preferito ritirare gli emendamenti, che ripresenteremo in l’aula, e prepareremo una relazione di minoranza, un testo alternativo”.
M5S camera
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