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“C’è una giovane donna che per giorni è stata pubblicamente violentata. La sua vita privata data in pasto ai giornalisti, che si son dovuti tenere il prurito nelle mani per non violare la legge sulla privacy. Ma non solo: data in pasto a qualsiasi sfaccendato, che ha potuto comodamente trascorrere un pomeriggio sezionando, giudicando e ficcanasando l’esistenza intera del deputato Giulia Sarti. Del resto, bastava digitare un indirizzo e scaricare oltre un gigabyte di mail, per il gusto dei pervertiti dei fatti altrui. E da oggi Giulia non è più sola: nel secondo giro dei sedicenti “hacker del Pd“, nel mirino sono finiti altri parlamentari del MoVimento 5 Stelle, Massimiliano Bernini, Stefano Vignaroli e Tancredi Turco.
Ora, provate a fare un piccolo sforzo di immaginazione. Immaginate che tutto ciò fosse toccato, che so, a Daniela Santanché, a Rosi Bindi o alla giovane Giorgia Meloni. Alto si sarebbe levato l’urlo d’indignazione dell’intero emiciclo parlamentare, senza distinzioni. Le telecamere avrebbero inseguito magistrati che, con piglio fermo, si sarebbero affrettati a promettere giustizia. Intere trasmissioni sarebbero state dedicate a profondersi in sdegno per cotanto oltraggio. La polizia postale e le forze dell’ordine preposte avrebbero chiuso il caso in poche ore e il sito sarebbe stato oscurato nel giro di pochi minuti.
Torniamo ora alla realtà. Quello che accade al deputato Giulia è passato, sta passando, nell’indifferenza di tutti. Qualche doveroso messaggio di solidarietà dal PD, dalla Boldrini, dal Quirinale, e null’altro. Ma il sito è ancora lì, a disposizione di chiunque voglia trascorrere una serata in allegria facendosi i fatti loro, di Giulia e dei suoi fratelli. Cè stato tanto tempo per intervenire, ma non è stato fatto niente. Peggio. Si permette che quel sito sia ancora lì, a disposizione, pronto a rilasciare altri dati, ancora e ancora. La scusa, “E’ un sito estero“. Ah si? Provate a digitare i siti “esteri” di scommesse, vedrete con quanta facilità le nostre autorità li mantengono oscurati.
Non si sa cosa stiano facendo tali autorità. Non le associazione a tutela dei diritti, per le quali la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili come dice la Costituzione. E la polizia postale? La Procura di Roma? E, ci si chiede, di nuovo: cosa invece avrebbero fatto se si fosse trattato di Santanchè, Bindi, Meloni? Un noto gruppo editoriale da due settimane pubblicizza i crimini contro Sarti e altri deputati. E lo stesso gruppo editoriale che ieri, di fronte allo scempio della vita di Giulia, pubblicava un accorato appello della Presidente Boldrini che si sente minacciata per le lettere anonime che riceve. Questa è solo l’ennesima prova, qualora ce ne fosse bisogno, delle discriminazioni fra un politico e un cittadino. C’è un potere, un sistema intero che ti protegge se sei un politico, e ti ignora lasciandoti in pasto ai lupi quando sei un cittadino. Persino se, come cittadino, siedi anche tu a Montecitorio.” Gruppo Comunicazione M5S Camera