di Daniele Diaco – L’Ama di Parentopoli, quella degli scandali di “panzironiana” memoria, non esiste più.
Al suo posto esistono un’azienda e un’Amministrazione, quella capitolina, che non tollerano più sprechi, illeciti e “zone d’ombra” di vario genere.
Proprio in virtù di questo “nuovo corso” a cui abbiamo dato vita sin dal nostro insediamento, accogliamo con grande favore la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di fare piena luce sui motivi per cui le ultime due gare bandite da Ama Spa nel 2018 per il trattamento degli scarti residui indifferenziati siano andate deserte.
L’AGCM ha infatti avviato un’istruttoria su un possibile accordo stipulato tra alcune società operanti nel settore dei rifiuti e finalizzato a costringere la municipalizzata ad alzare la base d’asta per lo smaltimento dell’immondizia indifferenziata fuori dalla Regione.
Per noi, ovviamente, vale sempre il sacrosanto principio della presunzione di innocenza sino a prova contraria. Ciò premesso, affermare che la vicenda non presenti alcune anomalie sarebbe da ipocriti e, alla luce di ciò, riteniamo più che giusto che le Autorità competenti svolgano le indagini del caso.
Per noi la trasparenza è tutto, soprattutto nei confronti dei cittadini e ai fini della loro tutela.
L’auspicio dell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale e della Commissione Ambiente è che eventuali irregolarità rinvenute dal Garante siano perseguitate e sanzionate con la massima severità e il massimo rigore.