In Corea del Sud, a gennaio, è entrata in vigore una legge chiamata Serious Disasters Punishment Act, per la tutela dei dipendenti che lavorano in condizioni di scarsa sicurezza. Con questa nuova legge gli amministratori delegati sono legalmente responsabili per gli incidenti sul lavoro e sono previste sanzioni economiche altissime (circa 800milioni di euro) nonchè la detenzione.
Se da un lato l’entrata in vigore della legge ha portato un maggiore investimento da parte delle aziende nel rendere i luoghi di lavoro più sicuri, dall’altro ha innescato un aumento dell’automazione poichè la legge prevede che le aziende “si affrettino a implementare soluzioni di sicurezza utilizzando intelligenza artificiale, TIC e robot” e di riflesso un aumento dei licenziamenti, secondo un rapporto di Rest of the World pubblicato il 6 giugno.
Come si evince dal grafico sottostante, la Corea del Sud ha già la più alta “densità di robot” al mondo (il grafico mostra il numero di robot industriali per 10.000 dipendenti).
La nuova legge ha così spinto le aziende a cercare opzioni per avere meno lavoratori e in alcuni casi a licenziarli tutti.
“Le aziende si stanno muovendo per ridurre il lavoro umano”, ha dichiatato Jung Jin-woo, un professore della Seoul National University of Science & Technology che studia la sicurezza sul lavoro . “C’è anche esitazione a lanciarsi in qualsiasi progetto ad alto rischio”.
La legge è stata inizialmente salutata come una manna per i diritti dei lavoratori, ma è stata criticata fortemente da aziende e imprenditori che, nel dubbio di ritrovarsi dietro le sbarre, preferiscono avere come dipendenti dei robot.