La terza città più grande degli Stati Uniti, Chicago, si sta preparando a lanciare il proprio progetto pilota sul reddito di base universale, con l’intenzione di distribuire 500 dollari al mese a 5.000 famiglie per un anno. Queste cifre renderanno il programma pilota il più grande degli Stati Uniti, superando quello di Los Angeles, con 1.000 dollari al mese a 3.000 famiglie per un anno.
Il progetto “Resilient Communities” fa parte del Recovery Budget 2022 di Chicago, che ammonta a 16,7 miliardi di dollari e include 2 miliardi di dollari in fondi di soccorso per la pandemia che la città ha ricevuto dal governo federale. Il programma dovrebbe costare 31,5 milioni di dollari.
I destinatari degli assegni mensili saranno scelti da una lotteria, poiché gli organizzatori prevedono che ci saranno ben più di 5.000 candidati (le domande partiranno ad aprile). Coloro che fanno domanda devono avere un reddito pari o inferiore al 250 percento delle linee guida federali sulla povertà (ovvero 32.200 dollari per un individuo o 57.575 dollari per una famiglia di 3 persone) e dimostrare di aver subito difficoltà a causa della pandemia, come il licenziamento o l’impossibilità a lavorare a causa di una condizione di salute, esigenze di assistenze familiari, ecc.
Il 18% di tutti gli abitanti di Chicago vive in povertà e la percentuale è ancora più alta nelle comunità afroamericane e latine. Nel 2017, il 44% degli abitanti di Chicago non poteva permettersi i bisogni di base, e questo prima che la pandemia di COVID-19 portasse ad una crisi lavorativa mai vissuta prima. Per questo il comune della città ha fortemente sostenuto il progetto. “In questo momento ci sono così tante persone che soffrono. Soffrono e sono preoccupate per la rovina finanziaria, questo è ciò che dobbiamo fare per assicurarci che queste famiglie non scivolino nel baratro”, ha dichiarato il sindaco di Chicago Lori Lightfoot.
I 500 dollari mensili arriveranno senza alcun vincolo, il che significa che i destinatari potranno spendere i soldi a proprio piacimento. La città ha incaricato l’Inclusive Economy Lab dell’Università di Chicago di raccogliere e analizzare i dati su come le persone spenderanno i soldi, con la speranza di far luce su come la spesa per i servizi sociali possa essere migliorata e se programmi di reddito di base come questo abbiano un impatto positivo significativo sulle persone e comunità.
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