Come accoglieranno in Sudafrica, la patria dei fieri Zulu, l’unica nazionale europea che rifiuta giocatori di colore tra le sue fila? E’ un fatto, non un’opinione. Quando gli azzurri giocano contro Olanda, Francia, Inghilterra, Germania, persino Svezia, incontrano anche avversari neri, ma loro sono sempre rigorosamente bianchi come l’allenatore. Mario Balotelli è il miglior attaccante giovane in circolazione, parla bresciano meglio di un leghista, ma rimane sempre un diverso. Nei civili stadi italiani gli tirano le banane, lo acclamano come: “sporco negro” o gli fanno l’imitazione della scimmia. Sui muri scrivono: “Negro di merda” e in Rete:”Balotelli crepa!“. Se il ragazzo (ha solo 19 anni) si ribella in campo con un semplice applauso viene multato per 7.000 euro dal giudice sportivo. Balotelli è l’esempio del fallimento dell’integrazione di un Paese destinato alla violenza razziale perché razzista. Perché Mario non è ancora in Nazionale A? Ecco, questa è una bella domanda.
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