La notizia del mattino da TzeTze
Un inizio 2014 da brividi. Profondo rosso verrebbe da dire. Banca Monte dei Paschi di Siena, infatti, ha registrato una perdita di 1,15 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2014. Un incubo. Nello stesso periodo del 2013 il rosso era di 518 milioni. Insomma, di male in peggio. Cosa rischiano i correntisti?
Quando una banca fallisce, chi ha aperto un conto presso una delle filiali della banca in questione, vede sfumare tutti i suoi risparmi. Tuttavia esistono delle tutele per i correntisti che di fatto sostengono l’economia di quell’ente. Nel caso del Monte dei Paschi di Siena, il rischio fallimento per i correntisti qual’è?
Il problema che si è verificato è che il MPS ha subito notevoli perdite per un totale di circa due miliardi di euro, una cifra davvero esorbitante, Il punto è che questi soldi non appartengono ad un’entità virtuale, ma a tutti coloro che hanno depositato fisicamente i loro (piccoli o grandi) risparmi, fidandosi.
Cosa fare quindi? Innanzitutto, Monte dei Paschi è il terzo gruppo bancario di Italia, e certamente lo Stato non può rimanere senza far nulla.
Premettendo che si tratta di un evento comunque improbabile, le ipotesi più accreditate per uno scenario simile vedrebbero gli asset della banca messi in liquidazione. Questo significa, in altre parole, che il gruppo in fallimento verrebbe acquisito da un altro istituto di credito o, in alternativa, dallo Stato stesso, andando incontro a un processo di nazionalizzazione definitiva o temporanea. In entrambi i casi lacquirente erediterebbe anche tutti gli obblighi verso i clienti della banca.
Detto questo, esiste anche un’altra forma di tutela. Si tratta del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che è stato creato proprio per coprire le somme che si trovano in giacenza fino ad un massimo di 100.000 a favore del titolare del conto. Sono garantiti i conti correnti nel limite indicato. La situazione rimane delicata.