“Il gattopardismo del Governo Renzi ha già fatto scuola. Nella conversione in legge del Dl Pubblica Amministrazione del 7 agosto 2014 è stata inserita una postilla (all’articolo 23, comma 84 del paragrafo f-bis) grazie alla quale le Province, mai abolite e tuttora attive, dovranno continuare ad erogare ricchi rimborsi spese a consiglieri e a Presidenti peraltro non più eletti ma nominati dalla politica stessa. Oltre il danno la beffa: Province mantenute, sottratte al controllo dei cittadini e caricate, ancora, di alcuni dei costi della politica che Renzi ha sempre detto di voler abbattere senza pietà, a parole, mentre nei fatti preferisce fare austerità sulla pelle di famiglie e imprese assecondando gli assurdi vincoli europei. I cittadini devono essere informati: in quanto organi previsti dalla Costituzione le Province possono essere eliminate per davvero solo con un testo di riforma costituzionale. I tempi sono molto lunghi, senza contare che la riforma del titolo V della Costituzione che andrebbe ad abolirle si accompagna alla tragica non-abolizione del Senato, una vera e propria minaccia alla democrazia che ha visto il M5S sulle barricate già prima della pausa estiva. Come al solito si presentano nello stesso testo di riforma (poche) misure condivisibili in mezzo a molte altre totalmente inaccettabili, in modo da ricattare le opposizioni ad approvare in blocco la riforma o votarsi al martirio mediatico per aver bloccato qualche sparso provvedimento degno di nota. È un gioco che deve finire, esattamente come i rimborsi spese a consiglieri e Presidenti di Provincia che hanno già un altro incarico politico remunerato.” M5S Senato
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