La plurinominata Moretti vive in un mondo vecchio, in cui se dici una balla in tv questa diventa realtà. Oggi c’è la Rete e per essere smascherati ci vuole mezzo secondo. La Moretti è priva di qualsiasi credibilità.
“Nel rispondere a Beppe Grillo che gli chiedeva notizie sui 45 milioni di euro di rimborsi elettorali presi dal Pd, ieri Alessandra Moretti, candidata alle europee per il Pd, si è avvitata in una serie di menzogne degne del suo Presidente del Consiglio Renzie detto “il bomba”.
1) La Moretti risponde che le spese elettorali della sua campagna sono sul suo sito internet sin da ora. FALSO: Il suo sito è disabilitato e non c’è traccia di rendicontazioni. Forse perché dovrebbe dichiarare anche la cena elettorale con il Presidente della Maltauro spa, azienda inquisita nell’inchiesta Expo e il cui proprietario è stato arrestato. Tra l’altro chiede che il Movimento 5 Stelle debba rendicontare sin da ora le spese elettorali. Come si faccia a rendicontare spese ancora non sostenute, mi sfugge.
2) Sui rimborsi elettorali presi dal Pd alle ultime elezioni politiche (46 milioni di euro) la Moretti risponde dicendo che “il pd ha un bilancio certificato disponibile online“. FALSO! Sul sito del Pd non è disponibile proprio il bilancio che dovrebbe rendicontare i rimborsi elettorali in questione, il bilancio 2013 non c’è. Inoltre fate sapere ai vostri elettori che fine hanno fatto i 4.600.000 euro che avete incassato alle ultime primarie (con i 2 euro dei cittadini) di cui avete dichiarato spesi solo 1.100.000 euro e di cui non esiste alcun rendiconto ufficiale.
3) “Di Maio usa la carta intestata della Camera per cercare il consenso degli imprenditori“. FALSO. Io rispondo alle lettere degli imprenditori che mi scrivono e che voi avete abbandonato. E lo faccio sempre a spese mie (compro i francobolli). Nonostante riceva oltre 50 tra email e lettere ogni giorno, di imprenditori disperati e cittadini disoccupati.
La vostra arroganza è pari alla vostra falsità.” Luigi Di Maio, portavoce M5S alla Camera