Il laboratorio politico italiano ha partorito una novità assoluta in piena crisi delle democrazie europee: gli indignati, giovani ma non solo, hanno preso il parlamento attraverso le urne. A capo di questo voto trasversale c’è Beppe Grillo. Bollare il suo MoVimento come populista è una semplificazione inutile. La politica dei partiti agonizza assieme al diktat ultraliberista che oggi la sostiene e l’Italia, culla del diritto, della bella vita e dell’arte, l’ha capito prima degli altri. Il problema della legittimità di Berlino e Bruxelles è evidente. Non si tratta di fermare “l’antipolitica” Bisogna vedere le cause di questo movimento. Angela Merkel ha imposto a greci, italiani, portoghesi e spagnoli un’insopportabile austerità che ha reso i cittadini schiavi senza futuro. Il grido che viene dall’Italia è il sintomo di dissenso di massa. E’ l’ora dei grillini. Governare per decreto a favore di banche, aziende ed élite privando i giovani del presente porta a questo. La Terza Repubblica italiana è nata. Resta da capire quanto ci metterà a propagarsi il contagio e dove attecchirà.” Miguel Mora, El Paìs
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