La nostra tragedia va ricordata oltre che per le sue vittime, per il dramma incommensurabile dei sopravvissuti, costretti per due generazioni a sopportare indicibili sofferenze, mutilazioni, menomazioni, discriminazioni. Oggi agli oltre 200mila sopravvissuti della bomba si stanno aggiungendo, e temo aumentino sempre di più, le vittime del disastro nucleare di Fukushima. Ecco perché il mio appello non può non essere che forte e chiaro. Fuori dal nucleare. Adesso. Subito. E per sempre. Kazumi Matsui, sindaco di Hiroshima, durante il discorso di commemorazione delle vittime dell’olocausto nucleare di Hiroshima del 6 agosto 1945
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