Il signor Francesco Neri, noto alla cronaca per aver bruciato i libri di Corrado Augias, non rappresenta il MoVimento 5 Stelle e utilizza senza alcuna autorizzazione il simbolo del M5S
“Ho letto Fahrenheit 451 ormai molti anni fa, ma ancora oggi l’idea di un libro bruciato mi evoca gli scenari drammatici di un mondo in cui i vigili del fuoco non salvano vite umane ma distruggono la memoria e con essa la cultura che alimenta. I libri sono un oggetto sacro per me. Confesso di averne una venerazione forse eccessiva, sarei capace di difendere persino un libro di Moccia dalle fiamme. Mi assumo per questo la responsabilità di ammonire l’idiozia di chi crede che per difendere un principio o per affermare un’idea si possa calpestare l’etica che sta alla base di questo stesso principio e delle idee a esso connesse. Il M5S ama e difende i libri, perché ama e difende la cultura dell’informazione. Siamo al culmine di un’enorme crisi umana, sociale e culturale, in queste concitate fasi si moltiplicano gli atti di violenza perpetrati nel nostro Parlamento con il tacito assenso, anzi con il solidale supporto, delle forze di maggioranza. In questo momento più che mai è importante ricordare le parole che a ogni tappa del tour lo stesso Beppe ha ripetuto dal palco, “bisogna rimanere calmi“. Chi si lascia vincere dalla rabbia, che pur comprendo, per le ingiustizie subite, ha già perso. Solo chi usa l’intelligenza e la lucidità, attinge dalla memoria storica e da quella dei momenti fondativi e di tutto ciò che ha alimentato la nascita di questo Movimento e rinnova questi elementi quotidianamente, può vincere. Un atto come il rogo di un libro è grave e sono felice che i nostri portavoce abbiano preso le distanze, anche se sono consapevole che chi ha trasformato questo gesto isolato nell’icona di nove milioni di persone ha manipolato la realtà, ma oggi non è di loro che mi voglio occuparmi bensì di coloro che guardando a un gesto come questo quasi con comprensione. Se ci lasceremo trascinare dal moto violento che caratterizza questo momento storico e penseremo di dare alle fiamme tutto ciò che non ci piace, anche solo metaforicamente, anche le nostre idee rimarranno vittime di questo rogo e tutta la fatica e il lavoro profusi andranno perduti. Se invece ignoriamo gli attacchi e trasformiamo la rabbia in proattività, in azioni positive in linea con l’obiettivo del cambiamento culturale che ci accomuna tutti, ben aldilà delle bandiere, #vinciamonoi: TUTTI noi!” Gabriella Fiore