In Italia stanno fallendo anche i call center, dove sono a rischio 200.000 famiglie nel prossimo anno. La maggior parte se ne sta andando all’estero: Romania, Albania, Montenegro, Serbia.
Un Paese in cui anche i call center delocalizzano è un Paese decotto che ha bisogno di un nuovo modo di fare sviluppo. Non è pensabile che le nostre grandi aziende di Stato prendano appalti da aziende montenegrine, albanesi o serbe. Se le aziende sono dello Stato italiano, devono aiutare le aziende italiane e rifiutarsi di appaltare a chi ha lasciato a casa migliaia di nostri lavoratori.
VIDEO Il M5S per il diritto dei lavoratori nei call center
Basterebbe poco, ad esempio una legge per impedire di delocalizzare all’estero le imprese che hanno avuto soldi dallo Stato (corsi di formazione, sussidi e incentivi). Oppure l’attuazione di una norma che consenta a chi chiama o viene chiamato da un call center di scegliere se parlare con un operatore italiano o straniero: questo riaprirebbe il mercato. Oppure ancora l’attuazione della clausola sociale: se la vecchia azienda appaltata perde l’appalto a favore di una nuova azienda, i dipendenti della vecchia passano nella nuova.
Mi dispiace tanto per quello che tanti italiani stanno vivendo in queste ore. Vi sono vicino, andiamo avanti insieme in questa battaglia.