di Munir Virani – Al mondo ci sono 10.000 specie di uccelli, e moltissime le specie minacciate. Gli avvoltoi sono tra i gruppi più minacciati al mondo. Quando si pensa ad un avvoltoio, la prima cosa che viene in mente è che sono creature brutte, avide, solo in cerca della vostra carne. Voglio cambiare questa percezione, cambiare le sensazioni che si hanno nei confronti di questi uccelli, perché hanno bisogno della nostra compassione. Veramente. E vi dirò perché.
Prima di tutto, perché hanno una così pessima fama? Quando Charles Darwin attraversò l’oceano nel 1832 sul Beagle, vide l’avvoltoio collorosso, e disse: “Sono uccelli disgustosi con quella testa calva scarlatta ideale per crogiolarsi nel putrido.” Non c’è peggior insulto, figuriamoci detto da Charles Darwin. Ma al proprio ritorno cambiò idea vedendoli volare nel cielo senza alcun alcuno sforzo.
Molte volte sono associati ai politici, ma a differenza dei politici gli avvoltoi tengono pulito l’ambiente! E i politici non aiutano a prevenire la diffusione di malattie!
Ci sono due tipi di avvoltoi sul pianeta. Ci sono gli avvoltoi del Nuovo Mondo che si trovano prevalentemente nelle Americhe, come il Condor e i Caracarinae, e gli avvoltoi del Vecchio Mondo, in cui ne troviamo 16 specie. Di queste 16, 11 sono ad alto rischio di estinzione.
Allora perché gli avvoltoi sono importanti? Prima di tutto, forniscono servizi ecologi vitali. Puliscono. Sono i nostri collettori naturali di immondizia. Puliscono le carcasse fino all’osso. Aiutano ad uccidere tutti i batteri. Aiutano ad assorbire l’antrace che altrimenti si diffonderebbe e provocherebbe pesanti perdite di bestiame e malattie in altri animali. Studi recenti hanno mostrato che in aree in cui non ci sono avvoltoi le carcasse impiegano il triplo o il quadruplo del tempo a decomporsi e questo ha pesanti ramificazioni nella diffusione delle malattie.
Gli avvoltoi hanno un enorme significato storico. Sono legati alla cultura dell’Antico Egitto. Nekhbet era il simbolo della protezione e della maternità e, insieme al cobra, simboleggiava l’unità tra l’alto e il basso Egitto. Nella mitologia Hindu, Jatayu era un dio avvoltoio, e rischiò la vita per poter salvare la dea Sita da Ravana, demone dalle 10 teste. Nella cultura tibetana compivano sepolture celesti molto importanti. In posti come il Tibet, non ci sono luoghi in cui seppellire i morti, o legno per cremarli, quindi questi avvoltoi fornivano un sistema di smaltimento naturale.
Allora qual è il problema con gli avvoltoi? Ci sono 8 specie di avvoltoi in Kenya, di cui 6 sono ad alto rischio di estinzione. Il motivo è che vengono avvelenati, e vengono avvelenati per colpa dei conflitti tra l’uomo e la vita selvaggia. Le comunità pastorali usano questo veleno per colpire i predatori, e di conseguenza gli avvoltoi ne sono vittime.
Nel Sud dell’Asia, in paesi come l’India e il Pakistan, quattro specie di avvoltoio sono in grave pericolo, il che significa che saranno estinti tra 10 o 15 anni, e il motivo è che sono vittime del veleno contenuto nel bestiame che mangiano, trattato con un farmaco antidolorifico come il Diclofenac. Questo farmaco è stato proibito per l’uso veterinario in India, e l’India ha preso posizione. Perché non ci sono avvoltoi, si sono diffusi i cani randagi nelle discariche di carcasse, e i cani randagi sono una bomba a orologeria per la rabbia. Il numero di casi di rabbia in India è mostruosamente aumentato.
Il Kenya avrà uno dei più grandi parchi eolici in Africa: 353 turbine eoliche saranno installate al Lago Turkana. Io non sono contro l’energia eolica, ma dobbiamo collaborare con i governi, perché le turbine eoliche tranciano a metà gli uccelli. In Africa occidentale c’è un orrendo commercio di avvoltoi morti al servizio della stregoneria e del mercato dei feticci.
Con il mio team stiamo conducendo una ricerca su questi uccelli. Stiamo mettendo loro dei trasmettitori. Stiamo cercando di determinare la loro ecologia di base, per vedere dove vanno. Vediamo che viaggiano tra paesi diversi, quindi non serve focalizzarsi su un problema locale. Dobbiamo lavorare con i governi a livello regionale. Stiamo lavorando con le comunità locali. Stiamo parlando per convincerli a rivalutare gli avvoltoi, parliamo loro della necessità di apprezzare queste meravigliose creature e i servizi che ci forniscono.
Munir Virani è biologo, ornitologo, fotografo naturalista e direttore del programma Peregrine Fund Africa, dedicato alla conservazione dei rapaci.
TEDX Translated by Anna Cristiana Minoli – Reviewed by Elena Montrasio