Il problema dell’ultimo miglio è semplice: il trasporto pubblico non ci porta esattamente dove dobbiamo andare. Infatti, fa un ottimo lavoro nel portarti dal punto A al punto B.
Ma il problema è che una volta arrivati al punto B, come arrivare a destinazione?
Camminare per lunghe distanze non è certo una soluzione e non tutti hanno una macchina. Ma anche con un mezzo proprio c’è il problema del parcheggio. Problema che nelle grandi città porta a vietare il transito di autoveicoli privati in molte zone. E quindi siamo di nuovo al punto iniziale. Come arrivare dove voglio andare? Mentre aspettiamo innovazioni che cambieranno il futuro dei trasporti, ci sono alcune tecnologie che hanno modificato quello che pensavamo fosse la mobilità.
Uso diffuso dello smartphone
Questi piccoli strumenti hanno permesso molte cose, tra cui la mobilità condivisa. Oggi alcuni servizi competono con il trasporto pubblico e la proprietà privata dei veicoli. Nessuno aveva mai pensato alla mobilità come servizio, ma oggi questo sistema sta emergendo come un modo per semplificare la complessità dei sistemi di trasporto.
Ma c’è una parte negativa. Le città cambiano e si espandono continuamente. Qualsiasi nuovo sviluppo genera un nuovo problema.
Inoltre, c’è la necessità di un sistema di pagamento unico, che renda più semplice utilizzare le diverse opzioni di viaggio offerte da una città, e soprattutto, c’è la necessità di poter navigare tra queste diverse modalità di trasporto in modo rapido, efficiente ed economico.
A questo si aggiungono le nuove tecnologie.
Sì, perché forse il problema dell’ultimo miglio potrebbe essere risolto solo da innovazioni adeguate. Oggi molte di queste sono già in funzione, una tra tutte, i mini-bus autonomi.
Le città che ormai utilizzano questi sistemi sono più di una. Detroit, Las Vegas, Columbus, Lincoln, Nebraska, solo per citarne alcune. Mini-bus autonomi hanno completato i test e le prove su strada con successo e stanno attualmente trasportando passeggeri. In Finlandia, Svizzera e Francia, ci sono servizi di navette autonome che entrano nel loro terzo o persino quarto anno di attività.
Un domani forse ci saranno portali che ci materializzeranno istantaneamente ovunque vogliamo, ma oggi la soluzione è pensare i trasporti come un sistema condiviso, in cui entra in gioco sempre la soluzione, o le soluzioni migliori. Tutto salvaguardando sempre l’ambiente e la nostra salute. Ma su questo sarebbe da aprire un altro dibattito.