C’è un sistema di potere che ha difeso a spada tratta Atlantia e i Benetton dopo il crollo del ponte Morandi. Un intreccio di relazioni che attraversa Cda e collegi sindacali e che ci restituisce l’immagine nitida del cosiddetto capitalismo di relazione, metastasi che negli ultimi trent’anni ha trovato una sponda anche in politica.
Questo sistema di potere garantisce sostegno mediatico e politico a chi si è arricchito gestendo un servizio pubblico con la sola logica del profitto, come mostrano i dati sulla manutenzione e lo stato pietoso di molte infrastrutture. Nessun sostegno, invece, alle 43 vittime, alle loro famiglie e ad un’intera città colpita materialmente e psicologicamente. Se non fa più notizia che Pd e Forza Italia si schierino dalla parte delle lobby, è interessante conoscere come si è stratificato quel sistema di potere che si interseca con Atlantia.
Fabio Cerchiai, ad esempio, è presidente di Atlantia ma anche di Cerved Group e vicepresidente di Unipol Sai. Non da meno Monica Mondardini: nel cda di Atlantia ma anche presidente di Sogefi, amministratore delegato di Cir Spa (la holding di De Benedetti) e, udite udite, vice presidente di Gedi Editoriale (Repubblica, l’Espresso). Non si fa mancare nulla Livia Salvini, sindaco effettivo di Atlantia (controllore) e, contemporaneamente, nel Consiglio di Amministrazione de “Il Sole 24 ore” (amministratrice). Massimo Lapucci è nel Consiglio di Amministrazione di Atlantia e, guarda un po’, anche della Caltagirone Spa (Il Messaggero, Il Mattino). Tanti cittadini si sono chiesti perché certa stampa è stata cosi “benevola” con i Benetton, tanto da non nominarli per giorni: forse abbiamo risolto l’enigma. Ma non è finita. Cristina De Benetti è amministratore in Autogrill spa, controllata di Edizione (la finanziaria dei Benetton), Autostrade Meridionali e Unipolsai. Sonia Ferrero, invece, è nel collegio sindacale di Atlantia, A2A, Banca Profilo, F.I.L.A., Geox, Snam.
E la lista di “relazioni” si allungherebbe a dismisura con gli incarichi passati degli attuali consiglieri di Amministrazione di Atlantia. Quando è crollato il Ponte Morandi, Pd, Forza Italia e certa stampa hanno sbandierato le perdite in borsa per provare a salvare la faccia ai Benetton e mettere un vergognoso velo sulle responsabilità della tragedia. Ma sono queste numerosissime interconnessioni gestionali tra aziende quotate a penalizzare chi investe in borsa, perché privano gli investitori della trasparenza necessaria a realizzare investimenti oculati.
Già prima che nascesse il MoVimento 5 Stelle Beppe Grillo denunciava dal blog questi intrecci di potere. Certi personaggi hanno potuto fare il bello ed il cattivo tempo dialogando amichevolmente con i governi di centrodestra e di centrosinistra, pericolosamente servili ai danni dei cittadini. Stiamo scoperchiando il vaso di Pandora: “prenditori” senza scrupoli, con il beneplacito di politici collusi, si sono arricchiti senza correre alcun rischio, privatizzando gli utili e socializzando le perdite che, nel caso di Genova, sono state anche umane.
I Benetton, dopo il crollo del Ponte, festeggiavano a Cortina i privilegi indebiti ottenuti dai precedenti Esecutivi e finora secretati. Con il Governo del Cambiamento l’era dei profitti di alcuni a discapito della manutenzione delle nostre strade si è definitivamente conclusa.
La nostra battaglia per restituire ai cittadini servizi pubblici efficienti e di qualità è solo all’inizio. Dei “prenditori” non rimarrà che il ricordo.