Antonio Catricalà, responsabile dell’Autorità della concorrenza e del mercato, ha scoperto l’acqua calda. Che la Borsa italiana è un’orgia di conflitti interessi in cui l’investitore recita sempre la parte passiva. Consiglieri di amministrazione sono presenti in 6/7/8 consigli di amministrazione, anche di aziende in concorrenza tra loro. E sono sempre gli stessi. Il controllo delle società si fa con le scatole cinesi. Lo 0,11% fu sufficiente al tronchetto dell’infelicità per controllare Telecom Italia.
Dopo “un’indagine conoscitiva”, Catricalà ha scoperto quello che sanno anche i clandestini appena sbarcati a Lampedusa.
L’ 80% dei gruppi finanziari italiani ha intrecci personali e azionari fra concorrenti, ha nei propri organismi soggetti con incarichi in concorrenti.
La soluzione per Catricaquà è “un’attenzione alta sulla corporate governance“. La soluzione è un’altra. Chiudere l’Authority che costa agli italiani un patrimonio e chiudere la Borsa italiana. Le aziende italiane si trasferiscano in una qualunque Borsa europea dove ci sono veri controlli. In Spagna e in Olanda, il conflitto di interessi non esiste e a Parigi interessa solo il 26,7%. Con l’ 80% la Borsa è ormai in decomposizione, un luogo da evitare se si vogliono salvare i propri risparmi. Se si risolve l’anomalia della Borsa si risolve anche quello della politica. I politici sono i camerieri dei poteri economici.
Se volete rendervi conto di persona di quello che succede in Borsa usate la “Mappa del Potere“, inserite l’azienda o il consigliere e rabbrividite. Meglio affidare i propri investimenti ai Casalesi che a questa gente. L’attuale “Mappa del Potere” mostra gli intrecci tra i consiglieri delle aziende. In futuro sarà aggiornata con dati 2009 e rivelerà anche le proprietà azionarie e i sindaci presenti nei consigli.
Non lo faccio per voi, ma per Catricalà, per aiutarlo a portarsi avanti con il lavoro.Per dargli una mano andrò anche a Bruxelles per spiegare all’Europa cos’è la Borsa italiana. Non mi crederanno, ma ci proverò.Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi neppure.
Post precedenti:
La mappa del potere – 24 marzo 2007
L’orgia della Borsa – 21 settembre 2006