di Pinuccia Montanari – Nel 2017 sono stati certificati dalle stazioni di monitoraggio 26 sforamenti dei limiti imposti dalla legge alle polveri sottili, ben al di sotto dei 35 permessi dalla normativa, mentre nell’elenco delle 39 peggiori città italiane per aria inquinata elaborato da Legambiente per lo scorso anno non c’è Roma.
Ovviamente, questo non significa certo rallegrarsi ma esaminare i dati per come sono.
Ho incontrato anche Greenpeace ed ho preso in grande considerazione le loro osservazioni sull’inquinamento da biossido di azoto prodotto dai veicoli diesel.
Parigi, dove mi trovo per illustrare i piani per la sostenibilità di Roma Capitale, fermerà i diesel nel 2024. Noi già da subito abbiamo voluto dare un forte segnale bloccando nel corso delle domeniche ecologiche anche i diesel euro 6 di più recente costruzione. Siamo stati gli unici o tra i pochissimi a mettere completamente al bando i veicoli a gasolio in queste giornate particolari di blocco della circolazione. Ulteriori limitazioni e interdizioni per i veicoli a gasolio, anche definitive e permanenti, sono allo studio.
Quando si tratta della salute dei cittadini, a partire dai più piccoli, l’Amministrazione Capitolina non si vuole limitare a generiche disponibilità a collaborare ma intende affrontare con decisione, impegno e una visione complessiva, sfide che sono epocali e globali.