Cadono gli alberi secolari al centro delle città, così come una volta le foglie. Al loro posto nascono inutili parcheggi mentre i sindaci non rappresentano più nessun interesse pubblico. Come disse Fra Cristoforo: “Verrà un giorno…”.
“Caro Beppe, la vicenda del parco dell’Acquasola di Genova è arrivata all’epilogo, in verità tristissimo per chi si oppone alla costruzione di un parcheggio assurdo e per il giudizio che comporta su una città che sta dimostrando il suo totale disinteresse per i beni comuni. Sono già stati tagliati circa venti alberi, alla faccia dell’ amministrazione comunale che afferma di avere una trattativa aperta con il costruttore, la Sistema Parcheggi, a cui sta proponendo altre realizzazioni, a suo dire altrettanto remunerative. Evidentemente è una trattativa finta: quando mai si è visto che una delle due parti si mette a fare un’ azione di forza contraria alla trattativa stessa e l’altra parte non fa nulla se non generiche proteste verbali? E’ un gioco delle parti. Inoltre, si è mai visto il proprietario di un’area che, anche se ha già firmato un contratto di concessione, non trovi la forza di chiedere di uscire dal contratto, per il motivo giustificato, anzi giustificatissimo, che il parcheggio non serve piu’ alla città? Ancora, l’ amministrazione comunale afferma di non avere i soldi per pagare gli oneri derivanti dal recesso dal contratto e parla di cifre stratosferiche: prima fa circolare la voce di 10 milioni di Euro, poi di 5 milioni?”Pino
Video: Grillo all’Acquasola
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