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L’inutile,dannoso ed antieconomico inceneritore di Parma che Iren Spa continua a costruire senza gare d’appalto e con gravi accuse di abuso d’ufficio ed indagati per peculato può esser messo “a dieta”.
Il 3 ottobre 2012 scadrà il contratto di gestione dei rifiuti tra Iren Spa (Amps allatto della sottoscrizione) e l’ATO2 (Ambito Territoriale Ottimale) di Parma, che serve la maggior parte del territorio parmense.
L’analisi delle carte curato per il Comune di Parma dall’ingegner Paolo Rabitti, ha portato alle seguenti conclusioni, comunicate ad Atersir, lente che gestisce a livello regionale il servizio rifiuti:
La scadenza del contratto mette Iren nelle condizioni di non poter più gestire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti del territorio parmense, senza una apposita gara pubblica per raccogliere le offerte delle aziende. La legge regionale del 1999 prevedeva che gli ambiti territoriali (Ato) provvedessero, entro 18 mesi dalla loro costituzione, all’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti. Un affidamento che non poteva superare i 10 anni. Facciamo due conti. L’ATO2 si è costituito il 3 aprile del 2001. Da quella data contiamo 18 mesi entro i quali affidare il servizio: 3 dicembre 2002. Quindi 10 anni, durata massima del contratto, per arrivare al 3 ottobre 2012. Non il 2014 come recita il contratto tra Enia e Ato2. Perchè Enia e poi Iren hanno scritto nero su bianco questa data quando la scadenza è tra pochi giorni?
Si tratta di false comunicazioni al mercato? Sarebbe interessante una segnalazione alla Consob da parte dei consiglieri del Movimento 5 stelle per verificare se Iren Spa ha attuato comportamenti non conformi alle leggi. Iren rischia di essere messa “a dieta” di rifiuti. Non avendo più la titolarità di alcun contratto di affidamento. il nuovo ente regionale Atersir, insieme alla Regione, dovrà indire una nuova gara, come richiesto ufficialmente dal Comune di Parma con il sindaco Federico Pizzarotti e l’assessore Gabriele Folli.
L’intenzione del Comune di Parma è indire una gara con clausole virtuose che vincolino alla maggior quantità di rifiuti urbani inviati a riciclo e recupero di materiale e a tecniche di trattamento-smaltimento sostenibili (Trattamento Meccanico Biologico – Fabbrica del Riciclo dei Materiali etc.). Al tempo stesso vuole sondare il mercato dei sistemi alternativi all’incenerimento con una manifestazione di pubblico interesse per realizzare un impianto di Trattamento Meccanico Biologico avanzato sul territorio di Parma. I risultati della gara non sono scontati e di certo le tariffe piu’ alte d’Italia proposte da Iren Spa ne suo “piano economico finanziario” (168 euro tonnellata) per i prossimi 20 anni non sono nè convenienti, nè concorrenziali, nè ambientalmente sostenibili.
Si può sconfiggere l’inceneritore mettendo “a dieta” l’inutile forno Iren.. Con gli enti locali liberi da vincoli, ora sarà il miglior offerente a vincere la gara, come è corretto che sia.
“Il mercato, il mercato!“. Non è quello di cui Iren si riempie la bocca ogni giorno?”
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma – GCR