I risultati delle elezioni in Grecia e in Francia sono una chiara risposta alla BCE. La politica sta prevalendo sulla finanza. Vi è un tentativo di ripristinare la democrazia. Il castello di carte sta crollando. A fine mese si voterà in Irlanda per un referendum sull’introduzione del “Fiscal Compact” che con tutta probabilità verrà bocciata. Bisogna prendere atto che sono i popoli a dover decidere del loro destino, nel bene e nel male, non le banche, lo spread, le agenzie di rating, i tecnici della Provvidenza. Questa crisi, non va dimenticato, è figlia di quella del 2008 creata dalla finanza internazionale. Le banche furono salvate dagli Stati, dalle tasse dei cittadini, dall’aumento del debito pubblico. Forse era il caso di nazionalizzarle se queste sono le conseguenze. E forse accadrà comunque.
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