Il sito della CIA è stato messo fuori uso da Anonymous. E’ un vaffanculo al Potere, ma anche un avvertimento. Nessuno è al riparo dalla Rete. L’oscuramento del sito è avvenuto con l’invio di un numero elevatissimo di richieste proveniente da centinaia di computer sparsi per il mondo (DDoS). Gli Stati Uniti, del resto, sono accusati di aver manomesso il funzionamento di parte delle centrali nucleari iraniane con Stuxnet, un virus propagato dai computer nelle macchine industriali, che fornisce false istruzioni agli apparati e false informazioni agli operatori. La Rete contro il Sistema, il Sistema contro la Rete. E’ l’inizio della World War Web. Il motto di Anonymous è “Noi siamo Anonymous. Noi siamo Legione. Noi non perdoniamo. Noi non dimentichiamo. Aspettaci“. Ognuno vale uno, ma l’umanità interconnessa ha un valore che tende all’infinito. E’ questo il messaggio?
Anonymous aveva attaccato nelle scorse settimane i siti del dipartimento di Giustizia statunitense, della Universal, della Recording Industry Association of America (RIAA) e della Motion Picture Association of America (MPAA) dopo la chiusura di Megaupload e Megavideo per violazione di copyright e l’arresto dei suoi responsabili. Copyright? In galera per violazione di copyright? In italia non basterebbe il territorio nazionale per la costruzione di nuove carceri. Ma anche Anonymous non potrebbe nulla contro la Rete e l’informatica di Stato italiana. Ricordate Italia.it, il sito costato decine di milioni di euro che doveva rilanciare l’Italia? “Pliz, visit the website, but pliz visit Italy” di Rutelli e la figuraccia a livello mondiale di Stanca, il ministro dell’innovazione con un sito ciofeca? E avtete presente l’incomunicabilità totale (devono studiarla a tavolino) tra il cittadino con un qualunque sito amministrativo? E le ingiunzioni di pagamento nate dalla mente di un elaboratore pazzo? Noi abbiamo Anonymous Inside! Siamo avanti. Mezzo Paese non ha la banda larga, non si informa in Rete e non accede a servizi on line. Anonymous ci farebbe una sega.
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