
Quasi 200 pesticidi sono stati trovati nella polvere delle case europee. Non stiamo parlando di campi agricoli, ma delle nostre cucine, dei tappeti dei nostri figli, delle zampette del gatto.
Un gigantesco studio, il più ampio mai condotto in Europa, ha analizzato campioni di polvere domestica in dieci Paesi: 197 pesticidi diversi sono risultati presenti. E oltre il 40% di queste sostanze è stato collegato a effetti gravi sulla salute umana: tumori, squilibri ormonali, danni al sistema nervoso.
Gli scienziati lanciano l’allarme: le autorità continuano a valutare i pesticidi uno per uno, ma nessuno controlla cosa succede quando questi veleni si combinano tra loro. Eppure è così che li troviamo nelle nostre case: in miscela, come un cocktail tossico.
Entri con le scarpe e porti dentro la chimica dei campi. Il cane torna dalla passeggiata e trascina con sé ciò che respira la terra. Aggiungici i pesticidi che usiamo contro pulci e zanzare, e il risultato è una polvere domestica inquinata come una discarica.
Anche il DDT, vietato dagli anni ’70, è ancora presente. Segno che questi veleni non spariscono, si accumulano. E ora arrivano anche i PFAS, le famigerate “sostanze chimiche eterne”, resistenti a ogni degradazione, già collegate a malattie gravi.
Il professor Paul Scheepers, uno degli autori dello studio, è chiaro: “Abbiamo molti studi epidemiologici che dimostrano che le malattie sono associate a miscele di pesticidi”. E ha aggiunto : ” Se non ci togliamo le scarpe prima di entrare in casa, assorbiamo molta sporcizia dall’esterno. Anche gli animali domestici sono una fonte di contaminazione”.
Ma cosa stanno facendo i governi? Perché si continuano ad autorizzare sostanze la cui tossicità è nota? Perché si ignora il principio di precauzione?
C’è bisogno di trasparenza e soprattutto serve un cambiamento radicale nel modo in cui pensiamo al rapporto tra salute, chimica e profitto.