Fede, l’abusivo di Rete 4 con il permesso di Gentiloni, lo scrivano di Rutelli che fa il ministro delle Comunicazioni e non fa applicare la legge, ha fatto bloccare il sito di Piero Ricca.
Ricca è un cittadino che manifesta il suo dissenso pubblicamente. Lo ha fatto anche con Fede che gli ha sputato in testa. Per fortuna senza conseguenze, anche perchè la dentiera ha tenuto. Il Dna di Fede contiene infatti la berluschite che provoca leccaculismo e asservimento.
Ricca non ha denunciato lo sputacchiatore. Fede ha querelato Ricca.
Labusivo può diffondere il verbo del suo padrone, chi è senza padroni ha bisogno di una museruola.
Gente come Ricca fa paura, non perchè sia un terrorista, ma per lesatto contrario.
Un cittadino informato che sputtana i potenti in pubblico è un cattivo esempio. Se la gente lo imitasse, in molti dovrebbero espatriare.
Riporto un appello di Ricca dal suo blog e lintervista a Francesco Di Stefano, legittimo proprietario delle frequenze occupate da Rete 4, come espresso da Corte costituzionale, Consiglio di Stato e Corte di giustizia europea.
Mancano solo lOnu e il dipendente Gentiloni a cui vi prego di chiedere di far rispettare la legge con una mail: [email protected] o lasciando un commento nel suo blog: www.paologentiloni.it
SITO BLOCCATO DALLA FINANZA (www.pieroricca.org)
“Sono Piero Ricca.
CARI AMICI, NON POSSO AGGIORNARE IL BLOG. Mi è stato chiuso con atto della procura di Roma, un sequestro preventivo notificatomi alle 14,00 di oggi da due agenti della guardia di finanza del nucleo speciale contro le frodi telematiche, venuti da Roma. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la famosa contestazione al circolo della stampa. Con il medesimo provedimento hanno cancellato un mio post relativo alla vicenda Fede e i commenti in calce. Non hanno potuto, per motivi tecnici, togliere il video da youtube.
Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro. Intanto posso solo scrivere queste righe in questa sede. Fra poco manderò un comunicato ai siti amici, e vi chiedo fin dora di farlo girare.
Con Fede ce la vedremo in tribunale, magari davanti a uno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo datore di lavoro.
E continueremo a criticare lui e i suoi simili sulla pubblica piazza, in nuove manifestazioni di dissenso.
Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici di Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.
Grazie a tutti.” A presto, Piero.
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