Nel mese di gennaio 2010 il governo ha bruciato 26,7 miliardi di euro di debito pubblico, ma in compenso ha stanziato un’elemosina di 300 milioni (che non ha) per rilanciare le aziende, i consumi, l’economia nazionale. Un “tremorti stimulus” che definisce le nuove priorità per il rilancio del Paese: ciclomotori, cucine componibili e elettrodomestici. Da domani tutti in fila in motocicletta per comprare la lavastoviglie e il forno. Nessuno sgravio è invece previsto per i numerosi elicotteri da mettere a disposizione dei politici. Forse è necessario un forte stimulus elettorale.
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