Le Nazioni Unite hanno lanciato il progetto Mission 1.5, una campagna che mira a colmare il divario tra le persone e i governi sulle azioni da intraprendere per salvaguardare il clima.
Mission 1.5 mira a dare a 20 milioni di persone in tutto il mondo l’opportunità di far sentire la propria voce sui modi in cui i governi devono agire per il clima. Un vero e proprio sondaggio online.
La campagna, guidata dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), spera di affrontare il divario tra i cittadini e i governi che ha visto l’opinione pubblica di cittadini di tutto il mondo crescere in modo radicale, compresi gli scioperi scolastici e le proteste di massa.
La campagna è costruita attorno a un videogioco online, sviluppato dall’UNDP insieme ad esperti di videogiochi, scienze climatiche e sondaggi pubblici, in cui i giocatori assumono il ruolo di responsabili delle politiche climatiche e prendono decisioni per cercare di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi Celsius.
Dopo il gioco, ai giocatori viene chiesto di votare le azioni chiave sul clima che vogliono siano adottate. Questi dati saranno analizzati e consegnati ai governi, che spesso non hanno accesso a informazioni affidabili dell’opinione pubblica in merito alle azioni per il clima.
Il precedente più grande sondaggio internazionale dell’opinione pubblica sui cambiamenti climatici ha coinvolto 10.000 persone in 76 paesi, ed è stato condotto in vista dei negoziati sul clima di Parigi del 2015.
Il gioco Mission 1.5 è disponibile all’indirizzo www.mission1point5.org e può essere giocato da persone in ogni paese del mondo. E’ stato lanciato in arabo, cinese, inglese, francese, russo, francese e spagnolo, con un’ulteriore diffusione internazionale nel corso dell’anno fino ai negoziati sul clima delle Nazioni Unite che si terranno nel Regno Unito a novembre.
Achim Steiner, amministratore dell’UNDP, ha detto: “Insieme ai partner del settore pubblico e privato, abbiamo la possibilità, con questa campagna, di mettere in contatto milioni di persone con i loro governi in una innovativa discussione a due vie sulle soluzioni alla crisi climatica, e di aumentare l’ambizione in vista dei colloqui sul clima della COP26 che si terranno a Glasgow nel corso di quest’anno”.
Jude Ower, Fondatore e CEO di Playmob, tra gli sviluppatori, ha dichiarato: “Il gioco è uno dei mezzi più potenti del nostro tempo per educare, sensibilizzare e incoraggiare l’azione sulle principali questioni globali. Lavorare con l’UNDP per sbloccare il potere del gioco per una delle questioni più pressanti del nostro pianeta – il cambiamento climatico – è stato incredibilmente eccitante e il fatto che le voci della gente saranno ascoltate attraverso il gioco, per avere un reale risultato mondiale di essere ascoltati dai leader mondiali, dimostrerà davvero che il gioco può essere una potente forza di cambiamento nel mondo di oggi”.