Un coro di filantropi e celebrità ha offerto ricchezze a profusione per finanziare metodi di cattura del carbonio, riforestazione, energie alternative e altri interventi di impatto climatico.
Contemporaneamente, boomers e figli della Generazione X con mezzi illimitati a disposizione hanno già cominciato a prepararsi al peggio. Parliamo di “assicurazioni sull’apocalisse” che comprendono isole hawaiiane e ranch in Kansas dotati di bunker impenetrabili, sistemi autosufficienti di produzione energetica, enormi riserve d’acqua, depositi di armi, motociclette ed elicotteri.
I bunker privati situati in Svizzera non sono soltanto fortezze imprendibili, ma anche centri di resilienza digitale che consentono accesso senza ostacoli ai Bitcoin. I proprietari di yacht li stanno trasformando in navi capaci di resistere per mesi, se non per anni, in mare aperto, con investimenti per la produzione di super yacht che sono al tempo stesso imbarcazioni e sommergibili.
Altri si stanno muovendo verso la costruzione di isole galleggianti private dotate di leggi proprie e di una serie di porti in cui attraccare dove vige una giurisdizione amica.
La Nuova Zelanda, distante dalle aree più soggette ai fenomeni meteorologici estremi, dotata di un sistema politico stabile, di un’agricoltura fiorente e di abbondanti risorse idriche, è diventata l’ultima Thule preferita da coloro che sono in grado di comprarsi una proprietà e, con essa, acquisirne la cittadinanza. Ma la popolazione della Nuova Zelanda conta solo cinque milioni di abitanti e non mostra grande interesse ad aumentarla di tanto – a meno che tu non sia miliardario.
Tratto da Il movimento del mondo di Parag Khanna