“Incredibile, succede solo in Piemonte! Dopo l’incredibile annullamento delle elezioni del 2010 che avevano portato alla vittoria di Cota, nel 2014 si ritornò anticipatamente al voto rispetto alla scadenza naturale al 2015. La coalizione di Chiamparino incappa nella stessa scandalosa pratica del suo predecessore: firme irregolari per la presentazione delle liste elettorali. In particolare sembrerebbero irregolari le firme per la presentazione delle liste provinciali del Pd, della lista “Monviso” e di quella regionale del cosiddetto listino bloccato. Il che, se verificato dalla magistratura amministrativa, invaliderebbe anche il risultato del voto delle elezioni del 2014. Nel frattempo c’è la parallela indagine della Procura che ha iscritto nel registro degli indagati i consiglieri regionali Grimaldi (Sel) e Conticelli (Pd), che ai tempi avevano autenticato le firme dei sottoscrittori. Chiamparino dichiara che se il TAR il 9 luglio, data della prossima udienza, non si esprimerà chiaramente in un senso o nell’altro, darà le dimissioni, facendo tornare al voto la Regione Piemonte. Noi riteniamo che non si debbano fare annunci, ma prendere atto della situazione gravissima della Regione Piemonte, finanziaria e non solo, che necessita di una maggioranza chiara e cristallina per compiere riforme pesanti. A Chiamparino che chiede un patto di Responsabilità con le opposizioni per affrontare i temi fondamentali della Regione, diciamo no. Già sinora hanno preso provvedimenti dolorosi per i piemontesi, tra cui l’aumento delle tasse, il taglio pesante dei posti letto, nonché scelte di investimenti miopi. Non è più possibile vivacchiare oltre: non intendiamo attendere luglio. Crediamo che in un mese si possano approvare il Bilancio e la nuova legge elettorale e riandare al voto a giugno 2015. Per evitare ulteriori danni fatti da un Governo illegittimo. Come succede a Roma dove un Parlamento illegittimo con un Presidente illegittimo continua a governare come se nulla fosse.” M5S Piemonte
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