di Beppe Grillo – Spesso mi sembrava il torpore fosse il personaggio politico principale del nostro paese. Abbiamo combattuto su due fronti: il “vabbè son tutti uguali, e comunque decide tutto l’Europa” ed il “vabbè son tutti uguali, fanno soltanto quello che gli conviene personalmente”.
Ero quasi convinto, nei momenti di sconforto, che un nulla rassegnato avesse conquistato la stragrande maggioranza delle menti e dei cuori. Che tutto quello che abbiamo fatto fosse sbocciato troppo tardi, davanti al fuoco di fila dei media. Invece voi avete saputo guardare oltre quelle polveri, ve ne sono grato.
A proposito di media, è sconcertante come siano volubili. La definizione di una squadra di governo che ci impegnasse da subito, sia per la qualità che per il modo di vedere di futuro, non viene più derisa… anzi, si sente parlare di una mossa geniale, adesso che abbiamo vinto.
Non era una mossa, e di questo ringrazio innanzitutto gli italiani per averlo capito, i nostri candidati non sono uno spot, si poteva capire anche senza la coscienza del dopo, l’unica a valere nei Talk Show. È il rispetto di una promessa data da un sogno: mettervi di fronte a delle scelte reali, aiutarci tutti insieme ad uscire dall’avvilimento prendendoci per mano.
E allora grazie gente, per aver visto e interpretato il nostro impegno per quello che è. Forse possiamo parlarne di nuovo, usare ancora quel verbo che era tutto. Perchè è sempre stato tutto per chi la vive: la passione.
Grazie ancora agli italiani, state iniziando a partecipare in prima persona, in alto i cuori.
(La foto di Beppe Grillo è di Antonella Beccaria)