5.000 terremotati abruzzesi sono sfilati per le vie di Roma per chiedere aiuto, per poter tornare nelle loro case. Li aspettavano le forze atisommossa (e chi altri?). Tre ragazzi sono stati feriti. Il sindaco Caliente è stato manganellato. Il braccio violento della Legge di chi pensa solo ai cazzi suoi ha colpito ancora, implacabile. L’Aquila è ormai una ghost town. Chi ci entra prova un senso di straniamento. Ai confini della realtà. Poi ascolta Minchiolini, Fede e il circo equestre dell’informazione e si rassicura per qualche minuto. Gli aquilani hanno perduto tutto, tranne le balle di regime. Un aquilano colpito alla testa ha detto: “Guardate il sangue di un aquilano. La mia unica colpa è essere un terremotato“. Al prossimo terremoto al posto di Bertolaso manderanno direttamente Maroni con la Celere.
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