“Il referendum per approvare una legge di riforma costituzionale dopo che è passata in Parlamento non è un sondaggio lanciato da Renzi per ottenere un plebiscito popolare, ma una necessità prevista dalla stessa Costituzione a tutela della democrazia.
Infatti, se le Camere non approvano una legge di riforma costituzionale con la massima condivisione, ovvero con una maggioranza di almeno 2/3 dei parlamentari, allora scatta la consultazione popolare. Forse Renzi non ha studiato bene l’articolo 138, che prevede il Referendum “su domanda di un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali“. Si ricorre al referendum quando si ha una maggioranza debole e non quando si è forti: è la dimostrazione che Renzi e il Pd, da soli, non possono mettere le mani sulla Costituzione.” M5S Parlamento
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