Ho deciso di parlare anchio di Welby. Di fare anchio la mia piccola pornografia della morte. Per permettere a tutti coloro che lo desiderano di commentare una volta per tutte su Welby. Un commento come nei quaderni per i defunti nellandrone di casa. Poi lasciamolo in pace per sempre. Insieme a chi è nella sua condizione.
La televisione ha un nuovo reality, prodotto e diretto da Bonino & Pannella. Si chiama: Erano stati famosi. Ci si iscrive in punto di morte. Si diventa star nel momento del trapasso. Stelle morenti. Stelle di una TV endoscopica. Migliaia di Piergiorgio Welby, esclusi dai provini, vedono che uno di loro, assediato dai media, è alla fine staccato dal respiratore.
La morte assistita di Welby è un suicidio assistito, un omicidio del consenziente, un reato grave.
Ma i radicali sono come Lourdes
dove ci sono le sfighe ci sono pure loro.
Un mio amico, Primario di un reparto (con televisione) per pazienti in coma, ha due ricoverati come Welby. Mi ha detto che non sa più come fare! Non è facile dire che Welby non era depresso e anche il contrario. Ci vuole la fascia protetta per i disperati, potranno vedere solo la pubblicità e la messa della domenica mattina. La dignità è finita per sempre, da quando la morte ha perso la sua privacy.
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