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Napolitano si è rifiutato di incontrare quei pericolosi delinquenti dei sindaci della Val di Susa. Ha detto, digrignando la dentiera, “L’espressione del sacrosanto diritto al dissenso su qualsiasi scelta e decisione politica e di governo, deve escludere il ricorso a violazioni di legge, violenze, intolleranze e intimidazioni, come quelle che si sono purtroppo verificate anche negli scorsi giorni in nome dell’opposizione al progetto Tav Torino-Lione“. Lo stile è lo stesso dei tempi dell’Ungheria quando pronunciò queste nobili e alte parole “L’intervento sovietico in Ungheria, evitando che nel cuore d’Europa si creasse un focolaio di provocazioni e permettendo all’Urss di intervenire con decisione e con forza per fermare la aggressione imperialista nel Medio Oriente abbia contribuito, oltre che ad impedire che l’Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione, abbia contribuito in misura decisiva, non già a difendere solo gli interessi militari e strategici dell’Urss ma a salvare la pace nel mondo.” A Napolitano va riconosciuta la coerenza. Pertini avrebbe invitato a pranzo i sindaci al Quirinale, Napolitano ci ha accolto invece per lunghi anni Berlusconi tra una firma per il Lodo Alfano e una per lo Scudo Fiscale.
Io trovo gravissimo che il presidente della Repubblica non incontri dei suoi concittadini, rappresentanti delle istituzioni locali. Sono italiani e sindaci, non mafiosi o piduisti. Anche loro gli pagano lo stipendio, così come i loro padri e nonni, a lui deputato dal 1953. La Tav in Val di Susa non si farà. L’unica possibilità è deportare la popolazione come avveniva ai bei tempi di Stalin per ucraini e tartari. La Tav non serve, 22 miliardi per trasportare merci che con la ferrovia attuale sono meno del 50% della capacità. A chi vanno quei soldi? Perchè non vengono destinati alla scuola, alla sanità, all’innovazione? 360 docenti, ricercatori e professionisti hanno chiesto al presidente del Consiglio di tener conto dei risultati scientifici sulla inutilità della Tav a fronte di costi elevatissimi e di una distruzione ambientale. Nessuna risposta è pervenuta.
Per bloccare la Tav bisogna informare gli italiani. Il blog lancia una due giorni No Tav in tutta Italia sabato 10 e domenica 11 marzo con la creazione di banchetti per la distribuzione di volantini. La mappa dei banchetti sarà aggiornata in tempo reale sull’area Foursquare del MoVimento 5 Stelle. Loro non si arrenderanno mai. Noi neppure.