In Europa ogni anno da 150.000 a 500.000 tonnellate di rifiuti di plastica finiscono in mare e anche il nostro Mediterraneo sta diventando una discarica.
Studi recenti dimostrano che la plastica si accumula nel Mediterraneo a una densità paragonabile a quella delle aree di maggiore accumulo di plastica degli oceani.
L’inquinamento da plastica può essere quasi invisibile, ma ugualmente pericoloso: tra 75.000 e 300.000 tonnellate di microplastiche vengono rilasciate nell’ambiente ogni anno in UE. Quasi sempre le microplastiche derivano dalla frammentazione di pezzi più grandi e da ingredienti come le microsfere (o microgranuli) contenute nei prodotti cosmetici e nei detergenti di uso comune.
Microplastiche diffuse nell’aria, nell’acqua potabile e negli alimenti come i pesci, il sale o il miele possono avere impatti sulla salute umana ancora sconosciuti.
La nuova Strategia Europea sulla plastica riconosce l’urgenza di ridurre la plastica monouso, ma gli obiettivi che puntano ad aumentare il riciclo non saranno sufficienti a cambiare la nostra cultura “usa e getta”.
Riciclare non basta, è indispensabile ridurre la produzione di plastica alla fonte.
Ora è essenziale fare passi successivi a livello nazionale per ridurre drasticamente il consumo di articoli in plastica e imballaggi monouso.
I governi nazionali devono:
- adottare misure urgenti per ridurre la produzione di plastica monouso e imballaggi alla fonte
- incoraggiare Comuni e amministrazioni locali ad adottare soluzioni innovative per risolvere il problema alla fonte
- promuovere l’abbandono della cultura dell’usa-e-getta
Clicca qui per firmare la petizione di Greenpeace per chiedere al Ministro dell’Ambiente di agire concretamente per ridurre la produzione e il consumo di plastica.