Eppure le cozze, stasera, hanno fatto del loro meglio rinnovando la fiducia ad un tizio indagato per associazione mafiosa.
Appena ho appreso la notizia ho pensato subito a Paolo Borsellino. L’ho visto lì, in via D’Amelio, con la sua scorta. L’ultimo sguardo fugace prima del grande botto. Prima di saltare. Un giorno disse: “C’è un equivoco di fondo. Si dice che il politico che ha avuto frequentazioni mafiose, se non viene giudicato colpevole dalla magistratura, è un uomo onesto. No! La magistratura può fare solo accertamenti di carattere giudiziale. Le istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali”. Ciao Paolo, anche oggi la tua memoria è stata offesa”
B.
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