La pubblicità sta all’informazione come Berlusconi sta alla democrazia. No nuke!
“Oggi il nostro Psicopapi, in occasione di un incontro con quel comunistonemangiabambini di Putin, ha dichiarato che 3 anni inizieranno i lavori per le centrali nucleari in Italia. Premettendo che mi piacerebbe vivere in un Paese dove per chiarire i dubbi e le perplessità ci siano dei sistemi di informazione che abbiano lobiettivo di sviscerare un argomento, devo constatare il grado di considerazione del popolo italico che rasenta lo zero. Sullargomento nucleare, non vedo informazione e ho la mia idea sul perchè. Vedo la prevaricazione menefreghistica di una scelta, che giusta o sbagliata che fosse, è stata una scelta del popolo italiano quando si andò a votare il referendum. Testa dasfalto non ha finito di stupirmi e per far capire agli italiani la giustezza della scelta ha dichiarato faremo degli spot con la Rai. Eureka! Ecco di cosa ha bisogno lelettore italiano! Macché dibattiti e contradditori, linformazione (o meglio il convincimento) deve avvenire per mezzo dellinvenzione del millennio! Ma certo, già mi vedo un Mastrota in versione Piero Angela che illustra le strabilianti e favolose proprietà delle centrali atomiche! Tutto condito in salsa di spot Mulino Bianco con famiglie felici e sorridenti
Mi sento schifato
Più lobotomia per tutti.” Daniele R., Erba (Co)
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