Tutti si riempiono la bocca con promesse di “aiuti alle pmi”. Solo Il M5S ha fatto creare un fondo di garanzia per le PMI finanziato con le eccedenze dello stipendio di parlamentari che hanno già versato 5,5 milioni di euro.
“Nei primi centoventicinque giorni di questa legislatura, sono state sei le proposte presentate dai gruppi parlamentari del MoVimento 5 Stelle alla Camera e al Senato. Accolte formalmente nelle specifiche commissioni, nessuna di esse è mai arrivata neppure alla discussione in aula. Tutte quante sono state insabbiate e bocciate. Nel frattempo, veniva varato il governo Letta-Saccomanni che provvide immediatamente, come primo atto, ad annullare il decreto di Mario Monti a favore delle imprese, proponendo – in nome della spending review – 20 miliardi subito e 20 miliardi alla fine di settembre. I 20 miliardi subito, dopo enfatiche sottolineature della stampa, sono stati aboliti con successivo decreto aggiuntivo; la data del settembre 2013 è stata spostata al dicembre del 2013 e, infine, a gennaio del 2014 sono stati messi a disposizione 22 miliardi di euro di cui, al 7 aprile 2014, non è stato erogato neppure un euro. Una volta eletto, Enrico Letta ha varato la legge presentata come abolizione immediata del finanziamento dei partiti che in realtà avverrà solo nel 2017. Infatti tutti i partiti verticali hanno incassato la loro quota, mentre il MoVimento 5 Stelle è stata lunica organizzazione politica a restituire i soldi allo Stato.
Intanto la disoccupazione cresceva, le aziende chiudevano, le banche aumentavano la propria massa debitoria, segnando nel settembre del 2013 la cifra di ben 300 miliardi di euro immessi in bilancio sotto la voce “crediti non esigibili“.
Il sistema dei partiti verticali ha lanciato una campagna di diffusione di menzogne per impedire che alla cittadinanza venisse riferito lo stato delle cose. Il governo Letta-Saccomanni ha investito il proprio tempo, la propria energia e le proprie risorse con lunico fine di mantenere intatto lequilibrio politico-finanziario del sistema, permettendo anche lelargizione di miliardi di euro dei contribuenti alle banche.” Sergio di Cori Modigliani, tratto dal libro Vinciamo Noi