“Dopo che Renzi non ha risposto al nostro appello di fare pubblicamente i nomi dei suoi candidati, due giorni fa il M5S ha inviato a tutti i parlamentari una proposta per condividere in modo trasparente una persona super partes per la Corte Costituzionale dopo la rinuncia di Violante. Il M5S era ed è disposto a considerare qualunque candidatura, purché indipendente dai partiti e con le caratteristiche adeguate al ruolo. E’ arrivata su 630 parlamentari una sola risposta, di Francesco Palermo, che riportiamo:
“Grazie della lettera. Non mi esprimo sui nomi (alcuni sono colleghi che conosco bene e non mi pare opportuno farlo, né è intento della lettera chiedere adesione sul punto) ma concordo pienamente con lo spirito dell’iniziativa. Con i migliori saluti“
Una SOLA risposta, sostanzialmente di cortesia, dimostra che:
– i parlamentari non contano nulla oppure hanno il coraggio di Don Abbondio, a partire da Civati per arrivare a Cuperlo
– i parlamentari non sono gli interlocutori, avremmo dovuto mandare due raccomandate: una a Berlusconi e a Renzie in via del Nazareno e una a Napolitano al Quirinale
– i parlamentari hanno il terrore della trasparenza e preferiscono gli inciuci se no la prossima volta chi li nomina?
Votare seguendo gli ordini del capo è la scelta più facile, più sicura e più deresponsabilizzante. Peccato sia la scelta peggiore per il bene del Paese.
Usare il metodo trasparente proposto dal M5S comporta solo un po’ di coraggio e di onestà.
È chiedere troppo?” M5S Camera e Senato
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