Secondo l’ultima relazione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), c’è stato un aumento dell’1,4% della domanda globale di carbone, trainato principalmente dalla crescente richiesta proveniente dall’India (+8%) e dalla Cina (+5%). Al contrario, i consumi sono diminuiti di circa il 20% sia nell’Unione Europea che negli Stati Uniti.
L’Agenzia prevede che dovremo attendere fino al 2026 prima di assistere a una diminuzione della domanda di circa il 2,3%. Questo segnala un cambiamento significativo, poiché le diminuzioni passate della domanda globale di carbone sono state brevi e legate a eventi straordinari come la crisi Russia-Ucraina o la crisi legata all’emergenza Covid-19. Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici e della sicurezza presso l’IEA, ha sottolineato che questa volta il declino sembra essere più strutturale, guidato dall’espansione delle tecnologie energetiche pulite.
Nonostante ciò, il carbone rimane ancora e purtroppo la fonte principale di energia per la produzione di elettricità, acciaio e cemento, rappresentando anche la principale fonte di emissioni di anidride carbonica (CO2) a livello globale.