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Come ti volti in Italia ti ritrovi tra i piedi una vacca sacra. Se ne vuoi fare bistecche o cerchi di spostarla dal tuo cammino, o semplicemente dici che si tratta di una vacca, magari magra, allora intervengono i custodi della vacca sacra. La vacca, perché di una vacca si tratta, è spesso ignara di tanta attenzione e continua a fare quello che sa fare, brucare l’erba, aggirarsi per i media che la invitano a esibire i suoi stenti muggiti.
Resta celebre il culto della vacca Veltroni al Lingotto di Torino. Per mesi fu adorata dai giornali come il vitello d’oro dal popolo ebraico (che però se ne liberò). Topo Gigio invece infesta ancora la direzione del fu partito pdimenoellino con le sue torte di giornata. La vacca che doveva succedere ad Agnelli, il ruminante erede dell’Avvocato, per anni fu protetta da tutto l’arco costituzionale, da Fassino a Bertinotti, dalla Repubblica al Corriere della Sera. Era una vacca vorace, affamata di dividendi: il tronchetto dell’infelicità, il quadrupede (o quadrumane?) che da tempo passa le sue giornate al tribunale di Milano ad affermare che era un Presidente ignaro delle attività dei suoi collaboratori. Una vacca incapace di intendere e di volere.
Le vacche sacre si riconoscono dal numero di citazioni in prima pagina, dalla loro presenza nei talk show, dalla loro superiorità morale. Le vacche sacre decadute, quasi tutte lo diventano prima o poi, non vengono macellate, ma riciclate con moderazione. Le si interpella per un parere, per la presidenza di una banca, per un’intervista della domenica. La vacca sacra è sempre “politically correct“: umanitaria, anti razzista, progressista, non violenta. Una vacca tira l’altra, scrittori, giornalisti, politici, il loro consumo mediatico è continuo. Le vacche sacre possono depredare i pollai e mangiare le galline. In quanto sacre e in quanto vacche (se fossero volpi sarebbe un’altro discorso) nessuno può sparare loro. Le vacche sacre hanno i loro protettori, come Krishna in India. In Italia più che protettori in senso alto hanno dei miserabili papponi che creano miti per distrarre i cittadini mentre scappano con la cassa. Chi sono le vacche sacre di oggi? Non si può dirlo, ma solo pensarlo. Chi non ha paura delle vacche sacre scagli (contro di loro) la prima pietra.