(7:43)
Cosa sei disposto a perdere? E cosa hai già perso? Qual è il limite a cui dovrai arrivare per poter cambiare, rischiare qualcosa? Ed esiste per te un limite? Cosa potrà, se lo potrà, cambiare la tua vita che gira a vuoto senza mai fermarsi? Gli schiavi migliori sono quelli inconsapevoli, che pensano di essere liberi di scegliere, che sopravvivono credendo di vivere. Forse tu sei uno di loro.
Ogni tanto un tratto di corda, un diritto in meno, un minor grado di consapevolezza, la luce che diventa più flebile. La fine dei sogni. Il significato (cos’è la tua vita senza un significato?) annullato dalle necessità quotidiane, dalla produzione del superfluo, dalle luci sfavillanti del nulla sociale. L’affanno del vivere, proprio dello schiavo, ha creato il pensiero dello schiavo, di chi lotta per un posto di lavoro, per pagare il mutuo, la macchina, la scuola per i figli e le tasse, le bollette per ogni aspetto del vivere, dall’acqua, all’energia, al riscaldamento, ai rifiuti, al loro smaltimento.
La vita è merce, chi paga può permettersela, ma anche i più fortunati comprano solo merce, non sogni. L’italiano ha smesso di sognare, di rischiare, di cercare un significato come persona e come comunità. I più consapevoli si sono spesso ritirati come gli stiliti antichi su una colonna e da lassù contemplano e compatiscono i loro simili. Molti hanno scelto la fuga verso Nuovi Mondi, alla ricerca di un significato e di una libertà sociale qui inimmaginabile, Barcellona, Melbourne, Londra, Parigi, Berlino sono la loro meta, mai nella Storia recente tanti giovani, quasi tutti laureati, hanno lasciato il nostro Paese. Altri gridano come una voce nel deserto, tollerati, ignorati, spesso sbeffeggiati. Sono minoranza da così tanto tempo che cominciano ad avere dei dubbi. Che siano loro a sbagliare, che il Sistema sia l’unico possibile e una vita da schiavi non sia così disprezzabile. Annullarsi ha i suoi vantaggi. Eviti di vedere la tua terra massacrata, la scomparsa di ogni valore, la perdita della democrazia, le mafie, la fine dell’orgoglio di essere italiano, le nuove povertà, l’assassinio continuo dei migliori come Vassallo e Ambrosoli (ucciso anche dopo morto). Tiri a campare per non tirare le cuoia come disse Andreotti, il simbolo vivente (e marcescente) insieme a mille altri della Terra Desolata che è oggi l’Italia. Cambiare si può, sognare si può,attraversare la Terra Desolata per arrivare al significato, al Graal si può, ma ognuno deve prendersi il suo rischio, grande o piccolo che sia. La gabbia è sempre rimasta aperta, ora bisogna provare a volare. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.