di Beppe Grillo – Settimana dopo settimana cerco di portarvi un nuovo mondo, di parlarvi di quello che accade nelle mente e nei luoghi più geniali del pianeta. Ogni giorno è una scoperta anche per me, ogni giorno sposta leggermente più in là il limite di quello che reputiamo impossibile.
La settimana è iniziata cercando di capire come è avvenuta l’ascesa dei nuovi super ricchi. Come è possibile che oggi una manciata di uomini abbiano la stessa ricchezza di metà della popolazione mondiale? Leggete qui.
E poi non potevo dire la mia dopo aver visto in tv da Fazio il nuovo segretario del PD, Er Zeppola, che tra l’altro è anche presidente della Regione Lazio, nonché ex commissario ad acta del semidistrutto sistema sanitario di quella stessa regione.
Da oggi può vantare nel suo CV anche la creazione di una nuovo modo di comunicare, temporaneamente definito “Linguaggio Frankenstein”.
Poi abbiamo parlato delle preoccupazioni crescenti di Bruxelles e della Casa Bianca, circa l’accordo che l’Italia dovrebbe firmare con la Cina. Ma Polonia, Ungheria, Grecia, Portogallo hanno già firmato la loro partecipazione formale alla BRI. Dov’è lo scandalo? Inoltre l’intera Europa è parte dell’AIIB (la banca asiatica per gli investimenti e le infrastrutture), fondata anche per sostenere la proposta della BRI. Qualcosa non torna.
Alan Weisman ha scritto un libro pazzesco, ha immaginato cosa succederebbe se gli esseri umani sparissero dalla terra. Sarebbe una catastrofe? Cosa succederebbe al pianeta?
L’aspetto fisico di una donna non dovrebbe influenzare un caso giudiziario, ma solo i fatti, solo i documenti. Ecco cosa è successo invece.
La settimana si è conclusa con una scoperta che ci fa un po’ sognare. E se un giorno fosse possibile davvero tornare a vedere come era il mondo 1000 anni fa? Leggete qui.
Ed infine un rapporto interessante sulla macchina lavorativa della cannabis legale negli Stati Uniti. Sono numeri pazzeschi. Non possiamo più attendere, dobbiamo agire ora. Ignorare il problema e le possibili opportunità potrebbe essere un grave errore.