Dal 29 aprile 2010 al 31 dicembre 2012 l’Italia dovrà rimborsare 611,9 miliardi di euro di titoli in scadenza (fonte Der Spiegel). 251,5 miliardi entro l’anno, 192,2 nel 2011, 168,2 nel 2012. Una cifra colossale. Una tempesta perfetta costruita nel tempo dai governi Craxi e Berlusconi. I padri del debito pubblico attuale di 1.800 miliardi. Il tremebondo psiconano non vuole assumersi la responsabilità della manovra di 25 miliardi. La attribuisce a Tremorti, vuole il consenso di Napolitano. Una manovra che non servirà a un piffero, forse solo a pagare l’aumento degli interessi sui titoli che si riuscirà a collocare. 611,9 miliardi di titoli in 32 mesi sono una condanna certa. Il Governo Berlusconi è già in liquidazione, i primi a saperlo sono lui e i suoi ministri. Chi comprerà i titoli in scadenza diventerà il nostro padrone e chiederà contropartite e rassicurazioni. La cessione di una parte della nostra sovranità nazionale e un uomo di garanzia e con una forte reputazione internazionale a capo del prossimo governo tecnico. I partiti, tutti i partiti, possono preparare le valigie. Grandi, mi raccomando.
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