Nel corso degli anni abbiamo sostenuto con convinzione l’idea che ogni persona abbia diritto a un punto di partenza sicuro che consenta di vivere dignitosamente e partecipare pienamente alla vita sociale. Oggi questo traguardo prende forma nel modo più concreto possibile.
La Repubblica delle Isole Marshall è il primo Stato al mondo ad aver approvato e finanziato un reddito di base universale nazionale, digitale, permanente e legalmente riconosciuto. Si tratta di un sistema stabile, integrato nell’architettura fiscale del Paese, con fondi già stanziati dal parlamento nazionale e i primi pagamenti previsti per il primo dicembre. Le Isole Marshall si trovano nel Pacifico centrale, tra Hawaii e Filippine, e contano circa sessantamila abitanti. La loro scelta assume un valore ancora più significativo per la portata del modello adottato.
Il nuovo programma si chiama Enra. Enra eroga a ogni cittadino marshallese residente nel Paese un importo fisso di circa 800 dollari all’anno distribuiti in rate trimestrali di circa 200 dollari. Sono inclusi anche i bambini. L’erogazione è universale, individuale, incondizionata e regolare. Gli utenti possono riceverla tramite assegno cartaceo, deposito diretto o attraverso Lomalo, un portafoglio digitale supportato dal governo che può contenere una stablecoin ancorata al dollaro statunitense chiamata USDM1. L’obiettivo è ridurre barriere, costi bancari e distanza geografica per massimizzare l’inclusione.
L’importo è modesto in termini assoluti, ma in proporzione all’economia nazionale rappresenta un cambiamento rilevante. Il PIL pro capite delle Isole Marshall è stimato in circa 7500 dollari annui. Enra, con ottocento dollari per persona, equivale a circa il 10% del PIL pro capite. In termini comparativi, se gli Stati Uniti applicassero la stessa proporzione, dovrebbero versare a ogni adulto e bambino circa novemila dollari l’anno, pari a 750 dollari al mese.
Nel bilancio complessivo del Paese, Enra rappresenta circa l’8% del PIL. Esiste inoltre un programma complementare chiamato Extraordinary Needs Distribution, o END, che finanzia cibo, alloggi e assistenza nelle comunità più fragili, in particolare negli atolli colpiti dai test nucleari e dall’isolamento geografico. END rappresenta un altro 6% del PIL. I due sistemi insieme arrivano al 14% del PIL destinato direttamente al reddito dei cittadini. È un investimento senza precedenti nella popolazione marshallese.
Il modello ha tre livelli. Il primo è Enra, universale e individuale. Il secondo è END, che garantisce un reddito di base più elevato alle aree strutturalmente svantaggiate. Il terzo è composto dai programmi categoriali previsti dallo stesso bilancio che ha istituito Enra, tra cui un sostegno mensile di 100 dollari ai pensionati aventi diritto e alle persone disabili, e un programma per la prima infanzia che prevede stipendi regolari alle madri di bambini fino a cinque anni.
Il costo di Enra è stimato in 27 milioni di dollari all’anno. Queste risorse arrivano dal Fondo Fiduciario per il Popolo della Repubblica delle Isole Marshall, un fondo sovrano creato dagli Stati Uniti nel quadro del Patto di Libera Associazione. Gli Stati Uniti hanno contribuito con finanziamenti costanti per vent’anni, integrati da contributi delle Isole Marshall e di Taiwan. Con la revisione del Patto, Washington ha programmato ulteriori contributi di 200 milioni di dollari nel 2024, duecento nel 2025, 200 nel 2026 e cento nel 2027. Dopo tale data il fondo dovrà vivere principalmente dei rendimenti degli investimenti.
A metà del 2025 il patrimonio complessivo dei fondi fiduciari della Repubblica delle Isole Marshall era di circa 1 miliardo e 300 milioni di dollari. Enra ed END sono autorizzati a prelevare circa 50 milioni di dollari l’anno, pari al 3,6% del valore del fondo. Dal 2004 il rendimento medio annuo è stato del 6,9%, sufficiente a garantire la sostenibilità del sistema nel tempo. Enra è quindi un reddito di base universale finanziato da un fondo sovrano che trasforma ricchezza accumulata in reddito diretto per la popolazione.
La scelta dei legislatori marshallesi è politica e nasce dalla volontà di destinare una parte della ricchezza nazionale a un trasferimento universale permanente indirizzato a ogni cittadino. Un modello che richiama nella struttura il Fondo Permanente dell’Alaska, ma con origini e finalità differenti.
Le Isole Marshall offrono una dimostrazione concreta. Uno Stato può introdurre per legge un reddito di cittadinanza nazionale, regolare, individuale e incondizionato; può finanziarlo tramite un fondo sovrano, può integrare sostegni aggiuntivi per i territori più fragili e può creare un sistema a più livelli che rispecchi le necessità della popolazione.
Siamo da sempre sostenitori di questa idea da molto tempo, oggi esiste un Paese che l’ha realizzata su scala nazionale. Le Isole Marshall mostrano finalmente che è possibile, compiendo il primo passo. Il prossimo dipende da chi vorrà raccogliere questa immensa eredità.
Non sprechiamola!






